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Accordi tra autorità tutorie  e singole famiglie italiane    in      favore        dei  minori bielorussi 

 
Nell' ultimo mese sono stati stipulati due diversi  accordi tra le famiglie italiane  e le autorità tutorie bielorusse al fine di permettere  ed assicurare un rapporto più diretto  ed in esclusivo interesse dei minori.
 Le famiglie italiane interessate hanno costituito un reddito presumibile annuo in favore del minore a cui sono legate per affetto.
Questo reddito verrà speso o accantonato per la sua maggiore età in stretta collaborazione tra la famiglia italiana che mette a disposizione il reddito e l’autorità tutoria bielorussa.
 L’accordo tra le famiglie italiane e i responsabili bielorussi viene redatto in forza delle norme italiane in tema di usufrutto e le normative bielorusse in tema di donazioni e di donazioni straniere, viene quindi firmato dalle autorità tutorie che provvederanno alla registrazione presso la Presidenza della Repubblica di Belarus.
L’accordo prevede la possibilità che venga sottoscritto in Italia un atto di donazione di usufrutto in favore dei minori, usufrutto che verrà meno al raggiungimento della loro maggiore età.
L’accordo prevede le modalità  di collaborazione delle famiglie italiane con i tutori bielorussi. Le famiglie italiane che firmano questi accordi verranno informate delle necessità del minore , delle sue esigenze quotidiane in ogni campo della sua vita, in modo da poter offrire al minore presenza affettiva e materiale e garantirgli una ottimale crescita fisica, umana e spirituale.
L’aiuto italiano non sostituisce quello dello stato bielorusso, rimane aggiuntivo, e come tale potrà ( o dovrà) essere accantonato per la maggiore età del beneficiario, in modo da diventare un salvadanaio importante per il suo ingresso nella vita e nella società.
Nell’accordo sono previsti, inoltre, ed espressamente le possibilità di uso e di spesa della somma  messa a disposizione  e di intervento degli italiani  nella vita del minore, a partire dall’ alimentazione, al vestiario , per giungere all’istruzione ed alle vacanze del beneficiario.
Non si tratta di una adozione a distanza, si tratta di riuscire a cooperare in modo diretto, concreto, visibile e trasparente con l’autorità tutoria per la  realizzazione di un piano di crescita, di integrazione e di socializzazione di un bambino, che può avere mille esigenze, ma che ha soprattutto bisogno di tutto l’affetto che gli adulti sono in grado di dargli, ed anche di più.
Si tratta cioè di offrirgli cura costante e attenzione mirata a lui ed alle sue esigenze. Si tratta di operare in collaborazione con le autorità per offrirgli tutto il possibile, ma soprattutto rassicurarlo sulla certezza di essere amato, indipendentemente dalla sua condizione sociale, dalla sua nazionalità o dalla sua fortuna.
Certo, nulla sostituisce la completezza di un rapporto di adozione:  l’adozione statuisce un condizione definitiva che soddisfa le esigenze di tutti, adottanti ed adottato.
Quando purtroppo questa diventa impossibile o non attuabile o non realizzata, allora garantire al minore, comunque ed indipendentemente dalle consacrazioni di sistema, una presenza così profondamente affettuosa, può voler dire molto.
Per esempio può rassicurarlo su un elemento molto importante: comunque sia lui è amato per il solo  motivo  che è nato.
1 Continua                                                                                                      Isabella Cusanno
 
 
                                                                    

 

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